Come annunciato nei giorni scorsi, vorrei parlarvi del significato dell ' INCI nei prodotti per la cosmesi. E della sua importanza se si desidera evitare di introdurre alcune sostanze tossiche e nocive per la nostra pelle e salute.
INCI è l'acronimo di International Cosmetic Ingredient. Ovvero indice internazionale degli ingredienti nei cosmetici.
Vi sono alcune cose importanti da sapere nell'acquisto dei cosmetici , dei prodotti per il viso o per il corpo.
Se siete interessati a sapere come si può riconoscere se vi sono dei componenti dannosi negli ingredienti bisogna conoscere qualche regola di base.
Prima di tutto: se cercate un prodotto naturale o che,quantomeno viene pubblicizzato come tale, si deve verifiare se gli olii essenziali o le erbe sono all'inizioo al fondo dell'elenco.
Infatti all'inizio si ritrovano gli ingredienti con maggior quantità ed alla fine quelli che sono meno presenti. Pertanto se un olio essenziale risulta al fondo dell'elenco, significa che la sua percentuale è nettamente inferiore rispetto agli altri.
Secondo punto importante riguarda il linguaggio utilizzato per denominare gli ingredienti. Quando le sostanze sono elencate in etichetta mantenendo il loro nome latino, significa che sono state inserite nella formulazione del prodotto tali e quali, senza subire alterazioni o modifiche Ad esempio oli vegetali utilizzati puri, che sono in etichetta con il loro nome latino e gli altri ingredienti naturali che sono stati impiegati per la produzione del cosmetico. I nomi latini si riferiscono ad ingredienti botanici o presenti nella farmacopea.
Diciamo che, in linea generale, i prodotti per il viso e il corpo dovrebbero avere poche dei seguenti prodotti che potrebbero essere nocivi.
- Tensioattivi derivati dalla raffinazione del petrolio (Sodium laureth sulfate, Sodium lauryl sulfate, Ammoniun lauryl sulfate e altri).
- Paraffinum Liquidum, PEG e PPG, Mineral Oil, Petrolatum,tutti derivati dal petrolio
- Ingredienti altamente inquinanti come EDTA, MEA, TEA, MIPA.
- Ingredienti altamente allergizzanti o considerati come potenziali cessori di formaldeide, tra i quali troviamo: Triclosan e Imidazolidinyl urea, DMDM Hydantoin, Methylisothiazolinone e Methylchloroisothiazolinone, utilizzati come conservanti.
- Siliconi come Poliquaternium-80, Dimethicone e Amodimethicone, inquinanti e capaci di creare una pellicola sulla pelle e sui capelli, per renderli apparentemente sani, ma per nulla nutriti
Additivi, emulsionanti
Alcuni ingredienti, contaminati da determinate sostanze, quali ad esempio il c 1,4 dioxane (cancerogeno) , possono concorrere alla formazione di complessi nocivi. Soprattutto gli ingredienti che appartengono alle categorie con suffissoPEG, Eth, Oxynol come ho già menzionato sopra.
- Polyethyleneglycole (PEG)sono sostanze emulsionanti di sintesi. Nei detergenti detergenti e negli shampoo sono usati al fine di ottenere emulsioni viscose e nelle creme consentono di ottenere emulsioni con effetto emolliente. Ma l'effetto è apparenteed infatti non apporta effettiva idratazione, nascondendo il reale stato della pelle. In particolare le pelli sensibili o danneggiate devono evitare PEG6, PEG20, PEG 75.
- Propylen glycol, Butylen glycol, Polypropylene glycolSono utilizzati come solventi e diluenti nelle emulsioni. L’uso continuo causa sensibilizzazione ed incrementa la permeabilità della pelle. Il Propylen Glycol è anche utilizzato in fitocosmetica per estrarre i principi attivi dalle piante.
- Ethylene glycolSolvente sintetico e tossico. Nell’ambiente favorisce inquinamento da ozono.
- Kathon È un conservante e battericida di sintesi ad ampio spettro, già attivo anche a bassi dosaggi, è considerato un forte sensibilizzante. Non è ammesso in campo farmaceutico.
- Quaternium 15 È un conservante e antisettico. Adoperato anche come disinfettante e deodorante in detergenti e deodoranti. Rilascia formaldeide, è tossico e produce sensibilizzazione.
- Imidazolidinyl urea E' un conservante di sintesi che rilascia formaldeide. È ammesso in cosmetica, ma non in farmaceutica. Causa sensibilizzazioni e allergie.
- Diazolidinyl urea Come il precedente ma più forte.
- Methyl paraben, Propyl paraben, Butyl paraben, Ethyl paraben. La famiglia dei Parabeni costituisce il gruppo di conservanti più utilizzati dall’industria cosmetica. Possono dare luogo ad intolleranze, soprattutto alle pelli particolarmente sensibili.
- MEA/TEA/DEA (amine e amino derivati) Sono sostanze che contengono Monoethanolamine (MEA), Triethanolamine (TEA), Diethanolamine (DEA). Penetrando nella pelle possono dar luogo alla formazione di nitrosamine (sostanze cancerogene) e a depositi residuali. Sono acidi grassi di sintesi o ricavati dall’olio di cocco utilizzati come emulsionanti e/o schiumogeni. Presenti in cosmetici, detergenti, shampoo ed altro, queste sostanze si trovano combinate sia tra loro,sia con altri emulsionanti o tensioattivi e vengono assorbite dalla pelle. Sono tossiche e disidratanti. Favoriscono la formazione di acne e forfora.
- Appartengono a questa categoria: Cocamide DEA, Oleamide DEA, Lauramide DEA . Cocamide TEA, Oleamide TEA, Lauramide TEA . Cocamide MEA, Oleamide MEA, Lauramide MEA . Linoleamide DEA Myristamide DEA Stearamide DEA DEA-Cethyl Phosphate DEA-Oleth-3 Phosphate TEA-Lauryl Sulfate Thiethanoamine
- Sodium Lauryl Sulfate (SLS), Amonium Lauryl Sulfate, TEA-lauryl sulfate, Magnesium Laureth sulfate, MEA Laureth Sulfate Sono tensioattivi di sintesi derivati da ossido di etilene, utilizzati in detergenti, saponi, shampoo e bagnoschiuma. Sono disidratanti, comedogenici, favoriscono la formazione di acne o punti neri Questo dipende dalla loro concentrazione nel prodotto e dalla durata del contatto. Si depositano sulla superficie della pelle e nei follicoli.
- Sodium laureth sulfate e Amonium laureth sulfate Sono tensioattivi di sintesi derivati dall’ossido di etilene con azione emulsionante e schiumogena. Aumentano la consistenza del prodotto. Meglio tollerata dalla pelle rispetto alla precedente, questa categoria di tensioattivi può causare irritazione, in particolare agli occhi, in proporzione alla concentrazione.
Qui sotto vi inserisco una etichetta a caso nella quale avrete già capito quali siano gli ingredienti nocivi. Ma si vede anche ad es.che il Prunus è fra i primi ingredienti e pertanto la sua percentuale è superiore ad es.al Farnesol!
Quando vi troverete davanti ad una tabella degli ingredienti con i seguenti pallini, potrete interpretarli in questo modo
vai che vai bene | |
accettabile | |
ci potrebbero essere dei problemi ma, tutto sommato si può chiudere un occhio soprattutto se il componente è alla fine degli ingredienti | |
qualche problema, se ne sconsiglia l'uso a meno che sia il solo componente in rosso o che sia presente in misura minore (cioè elencato alla fine della lista INCI) | |
inaccettabile |
Altro discorso va poi fatto sulle etichette di prodotti bio e vegani e non testati sugli animali. Questi capitoli mi stanno molto a cuore (in specie la non-sperimentazione sugli animali ) .Per cui credo che ne parlerò in un altro post poichè l'argomento presuppone molte chiarificazioni in merito.
Per altre delucidazioni,potete consultare il Biodazionario sul web.